Sentenza del 11/06/2019 n. 59/1 - Comm. Trib. di Secondo Grado di Trento

Non è soggetta a tassazione la cessione occasionale di un’opera d’arte se, tra l’acquisto dell’opera e la sua vendita non si siano frapposti atti volti alla commercializzazione o valorizzazione dell’opera. A questa conclusione sono giunti i giudici trentini a anche alla luce della fondamentale sentenza della Corte di Cassazione n. 21776/2011. La Suprema Corte, in tale pronuncia, spiega che le condizioni affinchè una attività commerciale possa essere definita come non occasionale sono: “la pluralità di atti coordinati e diretti alla realizzazione del medesimo scopo” oppure “una serie di atti intermedi volti ad incrementare il valore del bene in funzione della successiva vendita”. Nel caso di specie i giudici escludono la sussistenza di tale ultima condizione poiché non ritengono l’esposizione del quadro in varie mostre, operata dal proprietario, come atto volto all’incremento di valore avuto dall’opera negli anni.

Testo integrale della sentenza