Sentenza del 07/06/2021 n. 2123/11 - Comm. Trib. Reg. per la Lombardia

Regime tributario della cessione del marchio

In ambito fiscale equiparare il marchio alle opere di ingegno rappresenta il frutto di una interpretazione analogica che, nel diritto tributario, non è consentita quando l'operazione ermeneutica investe il presupposto dell'imposta. A tale conclusione è pervenuta la CTR lombarda, pronunciandosi sull'appello proposto dal contribuente volto a contestare le conclusioni della CTP, secondo la quale “il marchio oggetto di cessione costituisce opera di ingegno”. I giudici di appello hanno, invece, ritenuto tale conclusione non condivisibile poiché il marchio, come la ditta e l'insegna, è un segno distintivo che gode di una sua tutela in quanto ha la funzione di distinguere prodotti o servizi di un'impresa. Nel caso di specie la CTR ha, pertanto, ritenuto errata la qualificazione del corrispettivo della vendita del marchio in termini di reddito da lavoro autonomo, come avviene, per i redditi derivanti dalla utilizzazione economica, da parte dell'autore o inventore, di opere dell'ingegno (53, c. 2, lettera b del TUIR).

Testo integrale della sentenza