Sentenza del 30/08/2023 n. 1686/6 - Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Palermo

Credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo

L’ammissibilità di una spesa al credito d’imposta per ricerca e sviluppo deve essere valutata esclusivamente in base al dato letterale della norma primaria (D.L. n. 145/2013) e secondaria (Decreto interministeriale del 27.5.2015). Diversamente, il c.d. “Manuale di Frascati” ("Guidelines for Collecting and Reporting Data on Research and Experimental Development"), documento redatto in lingua straniera, normalmente utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per verificare le spese agevolabili, è completamente estraneo all'ordinamento giuridico nazionale. In base a questo principio, la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Palermo ha accolto il ricorso di un contribuente avverso l'atto con cui l’Agenzia delle Entrate intimava la restituzione dei crediti di imposta utilizzati dal ricorrente. Nella fattispecie, il collegio palermitano ritiene che l’Amministrazione Finanziaria abbia formulato la contestazione in modo generico, senza richiedere il parere tecnico del MISE e sulla base di documenti di prassi non coerenti con la lettera della norma.

Testo integrale della sentenza