Sentenza del 22/02/2024 n. 61/1 - Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Basilicata

Credito d’imposta e attività di ricerca e sviluppo

Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta per l’attività di ricerca e sviluppo, quest’ultima deve essere finalizzata alla creazione di un prodotto o un servizio, intesi come risultato finale dell’intero processo produttivo, avente caratteristiche di assoluta novità rispetto al passato e in grado di  premiare la creatività del sistema imprenditoriale. In base a tale principio la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Basilicata ha respinto l’appello della società contribuente. Nel caso di specie, infatti, l’attività di ricerca ha esclusivamente riguardato la creazione di algoritmi ad integrazione dei software delle varie macchine utensili. Secondo i giudici lucani questa tipologia di operazioni deve essere considerata attività correlata al software di natura ordinaria che, secondo quanto disposto dal Manuale di Frascati, non può avere natura di attività di ricerca e sviluppo.

Testo integrale della sentenza