Sentenza del 25/08/2015 n. 276/8 - Comm. Trib. Reg. per la Sardegna

Per il socio non famigliare non si può presumere la distribuzione di utili extrabilancio.

La CTR sarda, ribaltando la tesi del giudice di prime cure, ha accolto l'appello di un contribuente che aveva impugnato un avviso di accertamento in cui gli era stato richiesto il pagamento dell'IRPEF su un reddito di capitale corrispondente alla quota dell'imponibile accertato in capo alla società di cui era socio al 5%. Nel caso di specie il contribuente aveva eccepito il fatto di non aver mai percepito utili con riferimento all'anno di imposta in questione evidenziando che la società non era a stretta base familiare, come sostenuto dall'Ufficio, ma era formata da 5 soci, di cui 4 fratelli e il ricorrente, unico estraneo alla famiglia. Pertanto, l'Ufficio avrebbe dovuto accertare sia l'esistenza di utili non contabilizzati che l'avvenuta distribuzione degli stessi; in assenza di prova non è consentito presumere che i maggiori utili accertati in capo alla società siano stati distribuiti a tutti i soci. Sulla base di queste considerazioni, il Collegio non ravvisa la caratterizzazione di ristrettissima base societaria quale presunzione logica di un accordo tra i soci per la distribuzione di guadagni da sottrarre all'imposizione.

Testo integrale della sentenza