Corte Costituzionale - Notifica via pec valida fino alle ore 24 del giorno di scadenza dei termini

11/04/2019

E’ valida la notifica via pec eseguita dopo le ore 21 ed entro le ore 24 del giorno in cui scadono i termini previsti dalla legge per la notifica.

La Corte Costituzionale ha, infatti, dichiarato l’illegittimità costituzionale, sollevata dalla Corte d’Appello di Milano, dell’art. 16-septies del D. L. n. 179 del 2012, per contrasto con gli artt. 3, 24, 111 della Costituzione, nella parte in cui prevede che la notifica eseguita con modalità telematiche, la cui ricevuta di accettazione è generata dopo le ore 21 ed entro le ore 24, si perfeziona per il notificante alle ore 7 del giorno successivo, anziché al momento di generazione della predetta ricevuta. Secondo i giudici della Consulta la ratio della norma, diretta a salvaguardare il diritto al riposo del destinatario nella fascia oraria compresa tra le 21 e le 24 non impedisce al mittente di utilizzare appieno il termine utile per approntare la propria difesa. Tale termine, in effetti, viene computato “a giorni” dall’art. 155 del Cod. Proc. Civ. e, nel caso di impugnazione, scade, appunto, allo spirare della mezzanotte dell’ultimo giorno (Cass. sent. n. 17313/2015 e ord. n. 20590/2017). Inoltre, secondo la Corte, l’irrazionalità della norma denunciata si evince   anche dalla peculiarità del sistema tecnologico telematico rispetto al sistema tradizionale di notificazione, quest’ultimo comunque legato “all’apertura degli uffici”.