Ordinanza del 24/08/2018 n. 21130/5 - Corte di cassazione

Ok al “caffettometro” dalla Suprema Corte

La stima sulla quantità di caffè necessaria per produrre una tazzina è un valido strumento per la rideterminazione del reddito di un bar. In tal senso si è espressa la Suprema Corte respingendo i motivi di ricorso dell’esercente del bar. Nel caso in esame già i giudici di appello avevano ritenuto, contrariamente a quanto stabilito dalla ctp in primo grado, che gli elementi forniti dall’Ufficio costituissero presunzioni gravi, precise e concordanti. I giudici di Cassazione sottolineano, infine, che il contribuente non aveva, tra l’altro, addotto alcuna prova contraria circa la quantità di polvere di caffè necessaria per preparare una tazzina.

Testo integrale dell'ordinanza