Ordinanza del 27/12/2018 n. 33382/5 - Corte di cassazione

IRAP studi commercialisti: l’elevata remunerazione del praticante prova l’esistenza di una struttura organizzata

L’elevato compenso corrisposto ai praticanti commercialisti dimostra la loro capacità di contribuire al reddito dello studio in cui lavorano. Tale contributo, infatti, in linea con quanto spiegato dall’Agenzia delle Entrate, è indice di effettivo lavoro svolto dai praticanti in favore del contribuente. Da ciò, secondo la Suprema Corte, deriverebbe, l’esistenza di una struttura organizzativa in grado di contribuire alla produzione del reddito dello studio e dunque la sua sottoposizione ad IRAP. Nel caso in esame i giudici accolgono il ricorso dell’Ufficio e rinviano alla competente CTR la verifica del contributo in concreto offerto dai praticanti allo studio.

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